L'instabilità, lo sappiamo, è sempre pericolosa. È una situazione in cui oscilliamo tra un ordine "passato", e un "nuovo" disordine. Tra i due rimane un confine, e noi possiamo facilmente scivolare nel caos. L'incontro con il caos è terrificante. È la perdita dei punti di riferimento che, abitualmente, ci rassicurano. In queste righe ci sono tratti di una vita. Righe intime, forse perché all'interno c'è anche un po' d'anoressia, c'è anche un po' di cuore, di sentimento, di sofferenza e di gioia, di emozione, d'arte, di libri, di crolli e risalite, di piacevoli fatiche e di deleterie soddisfazioni. Forse perché è mettersi in gioco, forse perché è come mettersi un po' nudi in vetrina, forse perché è mettersi in mostra. Queste righe sono probabilmente un ossimoro con una colonna sonora. Un'eternità minuscola.